Orata impacchettata

Prima di poter smettere di mangiare animali devo finire le scorte che ho in freezer, ed è proprio lì che ho trovato un filetto di orata congelato che mi guardava con occhi tristi chiedendo di essere consumato. Siccome avevo anche della pasta fillo aperta da un po’ (sapete dirmi perché in un rotolo ci sono circa 20000 fogli? Non ne basterebbero 10?) ho provato ad unire le due cose ed è nata l’orata impacchettata, che per un attimo mi ha fatto passare la voglia di diventare vegetariana.

Super croccante grazie alla pasta fillo e decisamente saporita grazie alle erbette con cui è condita: un piatto semplice, leggere e buonissimo. Come erbe aromatiche potete scegliere quelle che preferite, io ho una dipendenza da erba cipollina e massacro la mia piantina quotidianamente, ma andranno beissimo anche basilico, maggiorana o quelle che vi piacciono di più.

Al posto dell’orata potete usare qualsiasi tipo di pesce, se pensate di far assaggiare questo piatto ai bambini vi consiglio di provare con dei cuori di merluzzo o dei filetti di platessa, più che altro per una questione di spine.

Orata impacchettata
Ingredienti per 1 persona:
  • 1 filetto di orata
  • 6 fogli di pasta fillo
  • prezzemolo
  • erba cipollina
  • olio evo
  • sale
  • pepe
Preparazione

Prendete un foglio di pasta fillo, spennellatelo con acqua, adagiatevi sopra un altro foglio e spennellate anche lui. Continuate così fino all’esaurimento dei fogli, poi mettete sopra il filetto di orata.

Massaggiate il pesce con olio, sale, pepe, erba cipollina e prezzemolo tritati. Arrotolate la pasta fillo creando un pacchettino, spennellate la superficie con (indovinate) acqua ed annodate le estremità con due fili di erba cipollina.

Disponete l’orata impacchettata in una pirofila rivestita di carta da forno e cucinate a 200 gradi in forno ventilato per 15-20 minuti, dovrà essere bella dorata. Sfornate e servite.

Buona croccantezza!

Orata impacchettata

Pseudo involtini di orata

Finalmente è arrivato il giorno tanto atteso: l’incontro con la nutrizionista. Lei era lì tranquilla tranquilla, che mi elencava tutti i pesci che avrei potuto aggiungere alla lista degli alimenti consentiti, quando non ce l’ho fatta più, mi sono armata di coraggio ed ho confessato. “Aspetta, ferma, c’è una cosa che ti devo dire e so che ti sembrerò folle visto che se vedo un fagiolo la pancia inizia a fare rumori veramente inquietanti. Io, ecco… vorrei tanto diventare vegetariana”. Sono seguiti pochi secondi di silenzio che a me sono sembrati un’eternità, mi sono fissata i piedi pronta a sentirmi dare della pazza, invece… “Mi sembra un ottimo progetto, per iniziare faremo così e così e blablabla”. Quindi una grande vittoria (inaspettata). Ovviamente non posso di botto iniziare a mangiare ceci e tofu, ma piano piano vediamo se riuscirò ad eliminare carne e pesce. Quello che vi presento oggi potrebbe quindi essere uno degli ultimi piatti di pesce che vedrete in questo spazio virtuale. Gli pseudo involtini di orata si chiamano così perchè non volevano restare arrotolati nonostante la miriade di stuzzicadenti da me utilizzati, penso sia a causa della dimensione ridotta dei filetti di pesce.

Un piatto sano e leggero ma ricco di sapore grazie al trito di erbe aromatiche che sta all’interno dell’involtino. La preparazione è molto semplice, la cosa importante è attivare il grill alla fine della cottura per creare quella crosticina golosissima.

Involtini di orata
Ingredienti per 1 persona:
  • 2 filetti di orata
  • 1 zucchina
  • 1 fetta di pane
  • basilico
  • menta
  • erba cipollina
  • olio evo
  • sale
  • pepe
Preparazione

Mettete nel mixer il pane con le erbe aromatiche e frullate bene.

Lavate la zucchina, eliminate le estremità e ricavate due fette lunghe e molto sottili. Adagiate su ognuna un filetto di pesce pulito (senza pelle e senza lische). Disponete su ogni filetto un po’ di pane aromatizzato, quindi arrotolate e create gli involtini, fermateli con degli stuzzicadenti. In bocca al lupo. Se volte potete utilizzare dello spago da cucina o della rafia, verranno sicuramente più belli dei miei.

Mettete gli pseudo involtini di orata in una pirofila unta con poco olio, unite la zucchina rimasta e tagliata a pezzetti, il pane aromatizzato avanzato, salate e pepate. Cucinate in forno statico preriscaldato a 180 gradi per 20 minuti, attivate il grill per gli ultimi 5-10 minuti. Sfornate e servite subito.

Buona leggerezza!

Involtini di orata

Calamari ripieni

La prossima settimana ho appuntamento con la nutrizionista ed ho intenzione di prendere coraggio e comunicarle il mio nuovo obiettivo: diventare vegetariana. Le scommesse sono aperte, ma probabilmente mi riderà in faccia, ed avrebbe anche ragione se pensiamo al fatto che il 90% dei vegetali mi provoca dolori atroci. Ma siccome l’ottimismo è il profumo della vita (cit.) intendo trovare il modo di raggiungere lo scopo, dovessi anche mangiare solo riso in bianco per i successivi 2 mesi. Fino a che non avrò confessato i miei intenti a quella santa donna mi vedo costretta a continuare la mia complicità nella distruzione dei mari, quindi ecco qui i calamari ripieni. Questo piatto di pesce è da sempre uno dei miei preferiti e questa volta ho provato ad arricchirlo con zucchine e menta. Idea azzeccatissima visto il successono ottenuto in casa. Ovviamente Gu si è rifiutato anche solo di assaggiare, ma la mia persona preferita, che notoriamente non apprezza alcun abitante del mare, li ha mangiati di gusto ed annuendo tra un boccone e l’altro. Non poteva andare meglio.

La preparazione è semplicissima, soprattutto se vi fate pulire i calamari dal pescivendolo. Se non avete le zucchine non disperate, la ricetta originale non le prevede, per cui seguite le indicazioni e vedrete che avrete comunque dei calamari ripieni super saporiti.

Per quanto riguarda la conservazione vi suggerisco di consumarli subito, infatti restando lì tendono ad indurire. Secondo la mia personale esperienza se li tenete in frigorifero avete 24 ore prima che diventino di plastica. Per lo stesso motivo vi sconsiglio di congelarli, se avete suggerimenti in merito sono ben accetti.

Calamari ripieni
Ingredienti per 2 persone:
  • 4 calamari (peso totale circa 600 gr)
  • 1/2 zucchina
  • pangrattato
  • menta
  • erba cipollina
  • vino bianco
  • olio evo
  • sale
  • pepe
Preparazione

Tritate i tentacoli e metteteli in una ciotola. Unite la zucchina tagliata a pezzetti, menta ed erba cipollina tritati, un paio di cucchiai di pangrattato, sale, pepe, ed amalgamate bene. Riempite col composto le sacche dei calamari e chiudeteli con uno stuzzicadenti. Attenzione a non riempirli troppo altrimenti rischiate l’effetto esplosione nel forno.

Disponete i calamari in una pirofila unta con poco olio, copriteli con eventuale ripieno avanzato, altro pangrattato e mezzo bicchiere di vino bianco. Cucinate in forno caldo a 180 gradi per 20-30 minuti (dipende dalla dimensione dei calamari), azionate il grill durante gli ultimi 10 minuti. Sfornate e servite subito.

Buoni calamari ripieni!

Calamari ripieni
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Polpettone di merluzzo

Reggetevi forte perchè pare che io abbia trovato un piatto di pesce che piaccia al piccolo e terribile Gu: il polpettone di merluzzo. Mi rendo conto che il mio entusiasmo non sia molto contagioso, ma chi ha a che fare con cuccioli di uomo selettivi potrà sicuramente capirmi. Avevo già provato col merluzzo in diversi modi, ma non avevo mai ricevuto un pollice in sù; perchè lui fa così, ogni volta che assaggia qualcosa tira fuori il pollice come Nerone al colosseo ed emette la sentenza. Si prende il suo tempo per farlo per cui vi lascio immaginare la suspence, le gocce di sudore che rigano la fronte di una madre che non sa più cosa inventarsi. Ebbene, in questo caso posso dire con certezza che la differenza l’ha fatta il mixer. Che si trattasse di polpette o polpettone, di solito spezzettavo il pesce con la forchetta, infatti appena Gu trovava un pezzetto leggermente più grande rispetto ai suoi standard iniziava a guardarmi con aria perplessa e disgustata. Questa volta ho frullato tutto, non è rimasto neanche un atomo di pesce intero, ed il risultarto è stato un pollice in sù ed un “questa pappa è buonissima mamma”. Ho quasi pianto dalla gioia.

Il bello del polpettone di merluzzo è che, oltre ad essere facilissimo da preparare, è buono sia caldo che freddo. Nel primo caso potete versarci sopra anche un po’ di salsa di pomodoro, giusto per essere sicuri al 100% che verrà divorato anche dai più piccoli. Nel caso in cui lo serviate freddo potete accompagnarlo con maionese o con una salsa allo yogurt greco. Qualunque sia la versione che sceglierete sono sicura che la sua crosticina croccante conquisterà grandi e piccini.

Polpettone di merluzzo
Ingredienti per 4 persone:
  • 300 gr di cuore di merluzzo fresco
  • 180 gr di patate già lessate
  • 1 uovo
  • prezzemolo
  • pangrattato
  • olio evo
  • sale
Preparazione

Mettete nel mixer il pesce, le patate, l’uovo, un po’ di prezzemolo, un paio di cucchiai di pangrattato, sale e frullate bene. Trasferite il composto in uno stampo da plumcake rivestito di carta da forno, cospargetelo bene di pangrattato e spennellatelo di olio.

Cucinate in forno ventilato a 200 gradi per 30 minuti, dovrete ottenere una crosticina bella croccante. Sfornate, lasciate intiepidire e servite.

Buon successo assicurato!

Polpettone di merluzzo
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Merluzzo profumato al forno

I casi della vita. Recentemente ho visto Seaspiracy (se non lo avete guardato, ve lo consiglio vivamente), che mi ha fortemente sensibilizzato sul tema della pesca sostenibile e della vita dei nostri amici pesci. Mi ha influenzato così poco che ho deciso di non mangiare più pesce, anzi possibilmente vorrei diventare proprio vegetariana (esci da questo corpo demone), ma capite anche voi che per una persona che non può avvicinarsi ai legumi nemmeno da lontano è un tantino complicato. Così mi sono detta “vabbè, intanto elimino tutto il pesce, poi appena riuscirò a mangiare due fagioli senza morire toglierò tutta la carne”. Esattamente 4 giorni dopo questa presa di posizione, che mi ha fatto sentire un adulto consapevole dei problemi del pianeta, mi sono recata dalla nutrizionista per un controllo. Ecco cosa ci siamo dette.

“Guarda Francesca, tutto bene, ma devi decisamente mangiare più pesce”

“Ma i delfini…”

“Più pesce”

“Ma lo sa che le navi per pescare il tonno fanno fuori anche un sacco di altre specie?”

“Senza ombra di dubbio, più pesce”

“La popolazione dei mari è in drastica diminuzione, tutti gli abitanti del mare sono pieni di microplastiche, per non parlare poi degli allevamenti intensivi, guardi non ci dormo la notte”

“MANGIA IL PESCE”

Mi sono dunque dovuta arrendere. L’unica cosa che posso fare è mangiarne il meno possibile finchè arriverà il giorno in cui lo potrò eliminare del tutto dalla mia dieta. La nutrizionista se ne farà una ragione. Ecco quindi il merluzzo profumato al forno: un piatto veramente saporito e gustoso grazie alle erbe aromatiche di cui è ricoperto. Per avere un piatto completo l’ho accompagnato con patate e zucchine, ma andrà benissimo qualsiasi verdura e magari del pane al posto delle patate. Il risultato è una preparazione sana e leggera, perfetta per chi vuole restare in forma senza rinunciare ad un po’ di gusto (ma poveri pesci, povero mare, poveri noi).

Merluzzo profumato al forno
Ingredienti per 1 persona:
  • 200 gr di cuore di merluzzo fresco
  • 1 zucchina
  • 1 patata
  • 3 steli di erba cipollina
  • prezzemolo
  • timo
  • basilico
  • olio evo
  • sale
  • pepe
Preparazione

Lessate la patata, quando sarà pronta passatela nello schiacciapatate e mettetela da parte.

Pulite la zucchina, tagliatela a pezzetti e sbollentatela in acqua bollente salata per un paio di minuti. Scolatela e mettetela in una ciotola.

Tritate le erbe aromatiche e mescolatele insieme ad un po’ di olio, sale e pepe. Cospargete il pesce con questo trito e disponetelo in una pirofila rivestita di carta da forno bagnata e strizzata, quindi infornate a 200 gradi per 15 minuti. Tirate fuori, disponetevi acconto le patate e le zucchine, regolate di sale e pepe ed infornate nuovamente per 7 minuti circa. Sfornate e servite.

Buon merluzzo profumato al forno!

Merluzzo profumato al forno
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Spiedini di sogliola e zucchine

Non so che gusti abbiate, io mi sono accorta di avere quelli di un bambino di circa 6 anni. I miei piatti preferiti sono pasta al pesto e cotoletta alla milanese, e se parliamo di pesce vado matta per la sogliola. Così ho pensato a come renderla un po’ più da adulti, più chic, elegante, insomma non la classica sogliola ai ferri. Anche se poi, alla fin fine, è cotta comunque ai ferri, ma arrotolata, con delle zucchine per dare un po’ di colore e per mettere il contorno nella stessa preparazione del secondo (scaltra come una lince). Gli spiedini di sogliola e zucchine sono un piatto semplicissimo, sano e veloce da preparare. Sono perfetti anche per i più piccoli, a patto che non siano schizzinosi come Gu, che se vede anche solo da lontano del pesce scappa a gambe levate.

Se come me utilizzerete pesce fresco potete congelare i vostri spiedini, infatti vi consiglio di prepararne intenzionalmente più del necessario e mettere in freezer (da crudi) quelli in eccesso. In questo modo ne avrete sempre una scorta pronta per le giornate in cui non avete tempo o voglio di cucinare.

Spiedini di sogliola e zucchine
Ingredienti per 1 persona (2 spiedini):
  • 8 filetti di soglila puliti
  • 1 zucchina
  • 20 gr di pangrattato
  • prezzemolo
  • sale
  • limone
Preparazione

Pulite la zucchina e tagliatela a rondelle abbastanza sottili.

Tritate finemente un mazzetto di prezzemolo e mettetelo in una ciotola insieme al pangrattato. Mescolate bene, diponetene un po’ al centro di ogni filetto di sogliola, quindi arrotolate i filetti su loro stessi. Infilate in degli stecchini di legno le rondelle di zucchine ed i rotolini di pesce alternandoli, io messo 4 pezzi di pesce per ogni spiedino.

Cucinate su una piastra già calda per 15 minuti circa. Impiattate, aggiungete un pizzico di sale e qualche goccia di limone, servite.

Buoni spiedini di sogliola e zucchine!

Spiedini di sogliola e zucchine
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Polpettone di coniglio e pollo

La Pasqua sta arrivando ed è il momento di pensare a cosa preparare. Ok, anche quest’anno non si potranno fare grandi festeggiamenti e l’umore è ai minimi storici, ma a mio parere questo è un motivo in più per viziarsi un po’ a tavola. In qualche modo bisognerà pur risollevare gli animi no?! Quando ero piccola per il pranzo di Pasqua si preparavano le costolette d’agnello fritte, ora c’è un po’ più di compassione per questi teneri cuccioli, per cui è giunto il momento di cambiare il menù. Il polpettone di coniglio e pollo è una validissima alternativa: super saporito e con un cuore filante di formaggio filante. Ha gradito persino Gu, per cui è un piatto adatto a grandi e piccini.

La preparazione è molto semplice, soprattutto se riuscite a trovare il coniglio disossato. Io non ho avuto questa fortuna e la faccenda si è fatta un po’ complessa, ci ho messo almeno mezz’ora a pulire tutto il coniglio, ma, saltando questo procedimento più adatto ad un macellaio, i tempi sono irrisori. Come formaggio ho utilizzato i tomini, quelli che si possono fare anche alla piasta per capirci, ma se preferite andrà benissimo anche della scamorza affumicata. Se ve ne dovesse avanzare un po’ potete tagliarlo a fette e congelarlo.

Insomma, il polpettone di coniglio e pollo è un piatto ricco, a mio parere perfetto per la tavola di Pasqua. Ah, abbinatelo ad un buon purè di patate e vedrete che delizia!

Polpettone di coniglio e pollo
Ingredienti:
  • 600 gr di macinato di pollo
  • 600 gr di coniglio disossato
  • 80 gr di tomini
  • 1 uovo
  • timo
  • finocchietto selvatico
  • sale
  • pepe
Preparazione

Mettete in una ciotola il pollo insieme all’uovo, timo e finocchietto selvatico tritati, sale, pepe, e mescolate bene. Unite anche il coniglio tagliato a pezzettini ed amalgamate.

Foderate uno stampo da plumcake con carta da forno, quindi disponetevi metà del composto. Al centro mettete il fomaggio tagliato a bastoncini, quindi versate il resto dell’impasto. Coprite con un foglio di carta da forno bagnata e strizzata, quindi infornate a 180 gradi per 40/50 minuti. Sfornate, attendete una decina di minuti, servite.

Buon pranzo gustoso!

Polpettone di coniglio e pollo
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Cosce di pollo in padella

Non so perché, ma mi è presa una voglia incontrollabile di cosce di pollo. Il mio desiderio più grande sarebbe stato quello di fare un bel pollo arrosto, ma il forno era occupato da una torta, per cui ho dovuto pensare ad un’alternativa. Così sono nate queste semplicissime cosce di pollo in padella, che richiedono una preparazione un po’ lunga perché devono marinare per una notte e si cucinano in un’oretta, ma possono essere preparate davvero da tutti. Per insaporirle ho utilizzato il classico mix di spezie per arrosto, quello che trovate già pronto, ma se volete verranno ancora più buone con erbe fresche.

Ho scelto di utilizzare solo le cosce perchè sono la parte che prreferisco, ma nulla vi vieta di seguire la stessa preparazione per un pollo completo tagliato a pezzi. Come accompagnamento vi consiglio un classico purè di patate o una bella polenta. Infine: potete conservare il pollo avanzato in frigorifero per un paio di giorni oppure lo potete mettere in freezer e scongelarlo al momento del bisogno. In quest’ultimo caso vi consiglio di congelarlo in un pirex insieme al suo sughino, per avere un risultato più saporito quando lo riscalderete.

Cosce di pollo in padella
Ingredienti per 2 persone:
  • 4 cosce di pollo
  • 2 spicchi d’aglio
  • 1 bicchiere di vino bianco
  • il succo di 1/2 limone
  • spezie per arrosto
  • brodo di carne
  • olio evo
  • sale
  • pepe
Preparazione

La sera prima mettete le cosce di pollo in un recipiente, massaggiatele con l’glio spellato e tagliato a pezzetti, il succo di limone, spezie per arrosto a piacere, sale, pepe ed olio. Coprite e lasciate marinare in frigorifero.

Il giorno dopo scaldate una padella antiaderente e disponetevi la carne insieme a tutta la marinatura. Fate rosolare bene da ogni lato, poi sfumate col vino bianco. Quando sarà evaporato aggiungete qualche mestolo di brodo bollente, coprite con coperchio e fate cuocere a fuoco moderato per circa un’ora. Se in cottura si dovessero asciugare troppo aggiungete altro brodo. Regolate di sale e servite ben calde.

Buone cosce di pollo in padella!

Cosce di pollo in padella
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Merluzzo alla portoghese

Non ricordo se a casa mia si sia iniziato a preparare il merluzzo alla portoghese dopo il nostro viaggio a Lisbona o per caso, trovando la ricette su una rivista. Fatto sta che questo piatto è entrato a pieno titolo tra quelli di famiglia, ormai da parecchi anni. La ricetta originale prevede l’uso del baccalà, ma la maggior parte delle volte mi capita di avere pezzi di merluzzo nel freezer e sfrutto quelli. Inoltre bisognerebbe mettere anche le uova sode, ma sinceramente non mi fanno impazzire in un piatto di pesce, per cui alla fine non le uso mai. L’ultimissima modifica che ho fatto è che bisognerebbe utilizzare il burro per ungere la teglia, ma ho preferito un filo d’olio, per mantenerlo ancora più leggero. Alla fine potrei rinominarlo “Merluzzo alla portoghese della Fra” perché non è rimasto molto di fedele alla ricetta originale.

Il vero motivo per cui adoro questo piatto è che dà un po’ di dignità ad un pesce che normalmente non ha moltissimo sapore. A meno che non lo si frigga, ma fritto è buono tutto.

Merluzzo alla portoghese
Ingredienti per 4 persone:
  • 4 patate medie
  • 600 gr di cuore di merluzzo pulito
  • 100 gr di olive nere
  • 1 cipolla
  • 1 spicchio d’aglio
  • 1/2 bicchiere di vino bianco
  • prezzemolo
  • olio evo
  • sale
  • pepe
Preparazione

Lessate separatamente le patate ed il merluzzo. Pelate le patate, tagliatele a fette e fatele dorare in una padella con un filo d’olio, l’aglio e la cipolla tritata finemente. Verso fine cottura unite le olive tagliate a rondelle e regolate di sale. Spezzettate bene il merluzzo.

Ungete una pirofila con poco olio, quindi disponetevi metà delle patate, il pesce, sale e pepe, e le rimanenti patate. Versate il vino bianco, poi infornate a 180 gr in forno già caldo per mezz’ora circa. Sfornate, profumate con un po’ di prezzemolo tritato e servite.

Buon merluzzo saporito!

Merluzzo alla portoghese
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Polpette al latte

Forse avrete capito che il piccolo Gu ha i gusti difficili, e non sto parlando solo di riuscire a fargli ingerire qualsiasi di tipo di verdura, ma anche con la carne la faccenda è complicata. Uno dei pochi modi per convincerlo a mangiarla è quello di fare polpette, ma non è che gli possa preparare ogni giorno le polpette al sugo, per cui sto cercando di inventarmi tutte le varianti possibili. In questo caso ho optato per delle polpette al latte che, nonostante inizialmente siano state guardate con molto sospetto, poi sono state molto apprezzate. Le potete accompagnare con quello che preferite, io mi sono buttata sulla polenta per stare sul sicuro.

La preparazione è molto semplice e vi consiglio di prepararne molte in modo da congelare quelle in eccesso ed averne sempre di pronte per i momenti di necessità. Se i vostri piccoli uomini sono meno capricciosi del mio potete anche osare ed aggiungere qualche verdurina all’impasto, io non me la sono sentita di rischiare.

Polpette al latte
Ingredienti per 28 polpette:
  • 500 gr di carne macinata (metà suino e metà manzo)
  • 500 ml di latte
  • 250 gr di patate già lessate
  • 50 gr di parmigiano grattugiato
  • 2 uova
  • prezzemolo
  • farina
  • olio evo
  • sale
  • pepe
Preparazione

Schiacciate bene le patate e mettetele in una ciotola. Unite la carne, il parmigiano, le uova, una spolverata di prezzemolo tritato, sale e pepe. Amalgamate bene il composto e lasciatelo riposare per un’ora in frigorifero. Tirate fuori l’impasto, con le mani create le vostre polpette, quindi passatele nella farina.

Versate un filo d’olio in una padella, fate scaldare e mettetevi le polpette, rigirandole in modo che si rosolino bene da tutti i lati. Aggiungete il latte, abbassate la fiamma e fate cucinare per 15 minuti, regolando di sale e pepe se necessario. Quando si sarà formata una salsina densa e le polpette saranno cotte spegnete il fuoco e servite.

Buone polpette al latte!

Polpette al latte
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